Rimbaud in Africa.



Édition
Éditeur : Guida Editori
Lieu : Napoli
Année : 1993
Langue : italien
Description
État du document : bon
Reliure : souple
Références
Réf. Biblethiophile : 003861
Réf. UGS : 9126000
COLLATION :
911 p.
En savoir plus
En quatrième de couverture
Nel 1880, Arthur Rimbaud rinunciò alla poesia e partì alla volta dell’Africa, dove si diede al commercio e all’arricchimento, mettendo in quest’opera lo stesso impegno profuso nello sperpero di se stesso. Così si trova descritto, in qualsiasi storia della letteratura, uno dei casi più enigmatici della storia della poesia. Più della sua stessa vita, persino più della sua breve, intensa stagione vissuta a fianco di Verlaine, è questo gesto di Arthur Rimbaud che seguita a fare scandalo, anche nella nostra epoca. Come possa, infatti, un poeta far tacere la sua voce, come possa voltare le spalle alla sua musa, nell’istante in cui essa gli spiana la via che conduce al cuore stesso della poesia, è qualcosa che ci risulta oscuro.
Questo libro, vero e proprio Lebenswerk, opera d’una vita sorta dalla passione rimbaldiana d’uno storico, penetra in quest’oscurità e, col conforto di una straordinaria e inedita documentazione, getta luce su molti capitoli bui del soggiorno di Rimbaud in Africa.
Sono pagine che riposano su una ricerca minuta e attenta, condotta in più di trent’anni di lavoro, ed estesa a tutti i fondi archivistici disponibili, dall’Italia alla Francia, dalla Grecia all’Inghilterra, alle carte degli archivi del Cairo. Zaghi ha frugato in fondi nuovi e inesplorati, allargando l’indagine a tutti coloro che in Etiopia, sulle rive del Mar Rosso e in Aden, conobbero e frequentarono il poeta: commercianti, viaggiatori, esploratori, agenti di società.
Dal deserto dancalo alla tratta degli schiavi del Haràr, dal viaggio a Bubassa all’attraversamento del Cercer, Zaghi ha seguito l’itinerario africano di Rimbaud passo per passo illuminando le tre grandi questioni su cui oggi seguitiamo a interrogarci: se Rimbaud, cioè, abbia effettivamente abbandonato la poesia in Africa, se sia stato davvero implicato nella tratta degli schiavi, e se sia davvero morto invocando Dio o Allah. Il suo viaggio sulle orme del poeta termina solo alla stazione finale: nell’ospedale di Marsiglia, dove Arthur Rimbaud, a soli trentasette anni, muore di cancro.
Carlo Zaghi
già docente di Storia moderna e di Storia dell’Africa nell’Università di Bari e nell’Istituto Universitario Orientale di Napoli, ha diretto per undici anni «Il giornale di Napoli», ispirato da Benedetto Croce. Tra le sue opere L’Italia di Napoleone e L’Italia giacobina. Rimbaud in Africa è il suo tributo alla propriapassione rimbaldiana.
Biblethiophile, 03.06.2025