Oscar Rampone

L’intrépide explorateur allemand.

UGS : 9194106 Catégorie :

Description

↗ 1940 (06) ↘ 1957 ↗ 1960 ↘ 1971.

Notes

Oscar Rampone est un journaliste italien, poète, écrivain, musicien, caricaturiste et photographe, né le 19 janvier 1907 ; un homme éclectique et amoureux de l’Ethiopie et de l’Erythrée. Il est en Erythrée depuis juin 1941[1]. En 1953, il publie Il Mareb era un confine. Il rentre en Italie en 1957 et retourne 3 ans plus tard en Ethiopie à l’invitation du gouvernement d’Hailé Sélassié[2]. Il interview l’Empereur en 1965[3]. En 1971, il rentre au pays pour des raisons de santé. Le titre A souvenir book on a journey in Ethiopia, que Pankhurst a relevé dans sa bibliographie, est imprimé en 1973 sans laisser entendre que l’auteur soit retourné dans son pays d’adoption. En 1985, il écrit Avvenne in Eritrea. La 4ème de couverture nous renseigne sur son parcours :

Oscar Rampone, giornalista, scrittore e fotografo, è nato a Benevento il 19 gennaio 1907.

Iniziò giovanissimo la sua attività che si svolse nelle redazioni beneventane del «Giornale d’Italia”, “Il Roma” e “Il Mattino” di Napoli. La seconda guerra mondiale lo trovò nella redazione de “La Voce del Tana”, a Gondar (Etiopia). Nel 1941 era all’Asmara dove divenne tra¬duttore e redattore del quotidiano bilingue “Eritrean Daily News”, cosa che gli permise di perfezionare il suo inglese.

Nel 1944, fu uno dei fondatori e quindi direttore del “Quotidiano Eritreo”. Nello stesso tempo fondò “Il Mattino del Lunedì”, settimanale poi diretto per anni dalla sua consorte Noemi Boldrin.

Tornò in Italia nel 1957 e vi esercitò la professione come inviato di un gruppo di giornali.

Nel 1960, fu invitato a recarsi ad Addis Abeba dal governo di Haile Sellassie, che gli affidò vari incarichi giornalistici. Nel 1961 diede vita ad una rivista illustrata a colori in lingua inglese:  “Ethiopia Mirror” che egli diresse fino al 1971, quando per ragioni di salute rientrò in Italia.

In riconoscimento delle numerose benemerenze acquisite in Etiopia nel campo giornalistico e culturale, l’Imperatore Haile Sellassie gli conferì “motu proprio” la stella d’onore etiopica. È statò anche corrispondente delle agenzie giornalistiche ANSA, Italia e Associated Press, delle televisioni italiana e francese e dell’agenzia fotografica francese “Gamma”.

Tra le sue pubblicazioni più importanti, i volumi “Il Mareb era un confine” e “Journey in Ethiopia”.

Avvenne in Eritrea est divisé en trois partie que l’éditeur résume ainsi :

Questo libro si potrebbe dividere in tre parti: storica, turistica e dramma­tica. La prima tratta della situazione italiana in Eritrea durante l’administrazione britannica, primo aprile 1941-15 settembre 1952. Fu un periodo eccezionale da cui molti italiani ed inglesi trassero preziosi insegnamenti; un periodo- interessante per se stesso, oltre che per l’ambientazione della vicenda. La seconda parte riguarda viaggi su strade d’Eritrea e d’Etiopia. È, perciò largamente descrittiva e contiene dati che potrebbero riuscire utili a chi quei luoghi visitasse.

La terza entra finalmente nel dramma intimo che travaglia i protagonisti — due fraterni amici che hanno sposato due gemelle — e ne spinge uno ad un atto estremo d’amore e morte.

Opera notevole per la nitida scorrevolezza che ne caratterizza la prosa e per la grande attualità della vicenda narrata, di carattere genetico, Avvenne in Eritrea si impone all’attenzione del lettore e lo coinvolge emotivamente costringendolo a chiedersi con apprensione dove verrà condotto l’uomo dal suo desiderio di forzare la natura.

En 4ème de couverture se trouve également une photographie. Une autre photo d’Oscar Rampone se trouve dans DON VINCENZO CERRI,  STORIA DI UN SOGNO, La Fondazione San Giuseppe Nettuno et en ligne sur 100libripernettuno.it.

Biblethiophile, 14.04.2022, mis-à-jour le 23.04.2023.

[1] Puglisi, Chi e’? dell’ Eritrea 1952. Dizionario biografico con una cronologia, p. 250.

[2] MENDO (Roberto), Rasta Revolution, Albatros, Roma, 2017.

[3] RAMPONE (Oscar), A souvenir book on a journey in Ethiopia, [1973], p. 7.